4. Bussole
Bussole racchiude tre progetti che attraversano le letterature e gli autori del mondo antico, moderno e contemporaneo, proponendone letture e interpretazioni agili e divulgative
Antichi e moderni: i classici del passato e del presente, con il commento di studiosi contemporanei;
Piccola letteratura greca: agili monografie sui grandi protagonisti della cultura ellenistica;
Filigrane: ricerche che valorizzano il dettaglio prezioso ne settore della letteratura;
Antichi e moderni: i classici del passato e del presente, con il commento di studiosi contemporanei;
Piccola letteratura greca: agili monografie sui grandi protagonisti della cultura ellenistica;
Filigrane: ricerche che valorizzano il dettaglio prezioso ne settore della letteratura;
Il futuro in una stanza
Dialogo letterario dentro e oltre la pandemia
editore: Stilo Editrice
pagine: 160
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I mendicanti nobili
di Hagop Baronian
editore: Stilo Editrice
pagine: 136
Un romanzo satirico sull'avarizia e la vanità umane, nell'Armenia del XIX secolo
Le parole di Carlo Levi
Guida e dizionario tematico
di Sergio D'Amaro
editore: Stilo Editrice
pagine: 106
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Sempre verso Itaca
Itinerari tra mito e riletture contemporanee
di Bianca Sorrentino
editore: Stilo Editrice
Questo vivace dialogo tra pagine del mito classico e riletture contemporanee indaga il rapporto tra il tormento lacerante e la conoscenza, esplorandolo attraverso le sue molteplici accezioni: il viaggio, con Ulisse come archetipo di colui che «a lungo errò» e «molti dolori patì»; la memoria, con Enea che a caro prezzo paga la promessa di rifondare la casa perduta; la verità, con Edipo, che solo quando si acceca riesce a vedere; la poesia, con Orfeo, che discende nel nulla e canta la vita; il lutto, con Elettra come testimone della ferocia e incubatrice d’odio; la ricerca di senso, con Filottete che attraverso l’esperienza dell’alienazione comprende il significato delle sue ferite, e la ricerca di una via, con Dedalo che nella prigionia impara a desiderare la libertà. Al lettore resta un’immaginifica suggestione di leggerezza, che soffia via la polvere dagli occhi e con un tocco di gentilezza chiarisce lo sguard
Rime
di Isabella Morra
editore: Stilo Editrice
pagine: 144
La tragica fine a Valsinni della giovane poetessa lucana Isabella Morra, seguita da quella del presunto amante, Diego Sandoval de Castro, ha attraversato i secoli e alimentato l’immaginario collettivo. Da quando Benedetto Croce ha focalizzato l’attenzione sulla scrittrice e sulla sua produzione letteraria, non sporadici sono stati gli approfondimenti critici suquesta figura sospesa tra adesione al codice petrarchista, necessità della scrittura e programmatica aspirazione alla gloria letteraria. Questa edizione si ripropone l’obiettivo di inquadrare il mito di Isabella nel caleidoscopico avvicendarsi delle interpretazioni, con uno sguardo aggiornato alla fortuna della scrittrice. I testi delle Rime, corredati di note esegetiche e di puntualerinvio alle fonti, si offrono ai lettori rivelando ancora una volta tutta la loro freschezza e novità.
Socrate e Platone
La ricerca e l'idea
editore: Stilo Editrice
pagine: 102
‘Conosci te stesso’, il motto scritto sul frontone del tempio di Apollo a Delfi, per Socrate non significa solo conoscere in sé l’individuo con le sue caratteristiche contingenti, ma conoscere e riconoscere in sé ciò che è universalmente umano.Vuole dire ‘conosci la tua anima’, giacché l’uomo, nella sua essenza più profonda, non è altro che la sua anima. Il suo pensiero ce lo ha trasmesso il discepolo Platone, in ‘dialoghi’ in cui la ‘ricerca del maestro’ si approfondisce e sviluppa fino alla scoperta del mondo delle idee e dell’Idea di sommo bene: è quella che Platone chiama la ‘seconda navigazione’, che, spiega Reale. L’anima e la metafisica: non solo e non tanto conquiste teoretiche, ma ragioni di un impegno nella pòlis per la verità e per il bene comune.Le storie di Erodoto e di Tucidide resteranno un ‘acquisto per sempre’.
Majorana e Sciascia
Un caso irrisolto tra scienza e letteratura
di Domenico Ribatti
editore: Stilo Editrice
pagine: 88
Domenico Ribatti, nel desiderio di cogliere gli intrecci tra scienza e letteratura, ripercorre le tappe della vicenda umana e professionale del fisico Ettore Majorana filtrate dalla lente d’ingrandimento del pamphlet La scomparsa di Majorana, pubblicato da Sciascia nel 1975. Che il ‘caso’ di Ettore Majorana e della sua scomparsa susciti ancora oggi grande interesse è del resto comprensibile se consideriamo che una delle ipotesi avanzate sulla sparizione è legata alle sue ricerche di fisico nucleare. Come è caratteristico di Sciascia, la letteratura viene usata per descrivere e denunciare il groviglio socio-politico del suo tempo, prediligendo personaggi in conflitto col Potere e con la propria coscienza. Quello della scomparsa dunque è un topos letterario, un espediente per affrontare il dissidio tra scienza ed etica, tra progresso e pietas.
Erodoto e Tucidide
Uomini e dèi nella storia
editore: Stilo Editrice
pagine: 120
Le antiche e grandi civiltà orientali avevano scritto di storia, ma la loro era una storia ufficiale, raccontata da chi deteneva il potere, e quindi di parte, autoreferenziale, spesso propagandistica, meno preoccupata della verità, molto di più dell’immagine. Furono i Greci ad aprire vie nuove al racconto storiografico. Furono Ecateo, Erodoto e Tucidide, con approcci e metodi diversi, sia per la parte chedoveva avere lo storico, sia per la lettura dei fatti.‘Filosofi’ per natura e per vocazione, si chiesero, cercarono di capire, soprattutto, se fossero gli uomini a fare la storia o se la storia, pur fatta dagli uomini, fosse anche in qualche modo o del tutto nelle mani degli dèi. È un dilemma che interesserà anche i secoli a venire, dalla storiografia provvidenzialistica e cristiana al razionalismo umanistico e moderno.La grande storiografia del V secolo a.C. ha al centro Atene, la sua ascesa, la sua akmè, il suo declino, per intenderne e darne le ragioni. Troverà altre strade, e già con Senofonte e Ctesia, quando il mondo si sarà allargato ad altri popoli, ad altre culture, e si muoverà tra il romanzesco e il paradossale, tra l’aneddotico e il meraviglioso, continuando a narrare di storia ma perdendo di vista la ricerca della verità in nome della piacevolezza del proprio racconto.Le storie di Erodoto e di Tucidide resteranno un ‘acquisto per sempre’.
L'epifania dell'orrore
Novelle gotiche italiane
editore: Stilo Editrice
pagine: 200
Una letteratura gotica italiana è probabilmente esistita e merita di essere rivalutata e conosciuta. Questa raccolta si concentra prevalentemente sulla produzione novellistica italiana dell’Ottocento, scegliendo autori considerati erroneamente ‘minori’, le cui novelle più si avvicinano – per le tematiche trattate – ad alcuni topoi gotici del romanzo ‘nero’ anglosassone, benché siano finora state, di volta in volta, ascritte al genere del racconto ‘storico’, della fiaba, della parodia, oppure comprese sotto l’equivoca definizione di ‘letteratura fantastica’.Gli autori presenti in questa raccolta sono: Diodata Saluzzo Rpero, Cesare Balbo, Giambattista Bazzoni, Domenico Ciampoli, Nicola Misasi, Giovanni Magherini Graziani, Emma Perodi, C. Spagnolo-Turco, Egisto Roggero, Giovanni Papini.
Res gestae
Il manifesto del princeps nel nome della res publica
di Augusto
editore: Stilo Editrice
pagine: 256
A 2000 anni dalla sua morte (14 d.C.), la figura di Augusto fa ancora discutere. Il primo vero imperatore di Roma ebbe in genere il favore dei contemporanei e dei posteri, soprattutto dopo aver consolidato il suo potere. La pubblicazione delle Res gestae, un testo epigrafico, in latino e in greco, collocato in varie città dell’impero, fu il mezzo attraverso cui Augusto esaltò la sua opera politica, prima ancora che militare. Ma al di sopra delle trionfali espressioni, occorre scoprire i silenzi voluti, le mezze verità, le falsità. È ciò che si propone questo studio in cui viene presentato – con traduzione – il testo nelle due lingue antiche, mostrando anche le poche ma significative differenze tra le due narrazioni. Alla fine l’esperienza di Augusto risulta l’emblema di ogni vicenda in cui è protagonista chi conquista e mantiene il potere.
Aristofane
La commedia della democrazia
editore: Stilo Editrice
pagine: 80
Quella di Aristofane è la commedia della democrazia ateniese del V secolo, la comica rappresentazione sulla scena della vita della pòlis: le discussioni e i contrasti sulla pace e la guerra, le tensioni e le lotte tra demagoghi e cavalieri, le questioni e le diverse ‘scuole’ filosofiche e letterarie, le discriminazioni tra uomini e donne, schiavi e liberi, greci e barbari… Su tutto il poeta dice la sua, cerca il favore del popolo, cerca anche di educarlo, di motivarlo all’azione. E lo fa con grande libertà, a volte rischiando la denuncia, a volte presentando una denuncia lui stesso.È la commedia della democrazia nel senso che è la democrazia a rappresentare la commedia tramite il poeta che se ne fa interprete, ma lo è anche nel senso che è la democrazia ad essere rappresentata. Un grande esercizio di libertà sempre possibile, finché la libertà dura.
Un format per la realtà
Il Gruppo 63 tra letteratura e TV
di Marina Mongelli
editore: Stilo Editrice
pagine: 152
Cosa succede quando un’esperienza avanguardistica incontra un mass medium? E se la riflessione su forma e contenuto si traduce in invenzione di format sperimentali che devono anche tener conto dell’audience?Angelo Guglielmi, intellettuale del Gruppo 63, divenuto direttore di Rai Tre nel 1968 (un regalo inaspettato, consegnato con leggerezza) applica la categoria di cultura, intesa nel suo senso più ampio, alla creazione di trasmissioni come Telefono giallo, Un giorno in pretura, Blob: si tratta di una deviazione dal progetto condiviso, fra gli altri, con Umberto Eco ed Edoardo Sanguineti oppure della giusta declinazione di un concetto in base al mezzo che lo veicola? E sebbene questa declinazione abbia aperto la strada ai reality show e a format che hanno ben poco di culturale, Guglielmi non rinnega certo le sue scelte, frutto di precise strategie. Un format per la realtà è uno studio puntuale, scritto con taglio divulgativo, che incrocia il segmento letterario con uno dei momenti fondanti della televisione italiana, quello della fine del monopolio Rai e della comparsa della tv commerciale, incarnata alla perfezione da Mediaset.