Meridione
Benedizionale di Bari
Fuoco e acqua, cielo e terra nella liturgia della Veglia pasquale in un rotolo dell'XI secolo
editore: Stilo Editrice
pagine: 152
La liturgia della Veglia pasquale in un rotolo dell'XI secolo
Exultet I di Bari
Parole e immagini di pace tra Oriente e Occidente alle origini della letteratura di Puglia
editore: Stilo Editrice
pagine: 216
«La prima espressione poetica pugliese» in un nuova edizione arricchita da un approfondimento sulle notazioni musicali e da uno studio sui 48 santi raffigurati nelle cornici marginali che corrono lungo la pergamena
Ignazio Ciaia
Giovane poeta rivoluzionario della Repubblica Partenopea
di Giovanni Narracci
editore: Stilo Editrice
pagine: 146
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Scritti sulla cultura russa (1910-1960)
di Tommaso Fiore
editore: Stilo Editrice
pagine: 208
Una selezione di articoli e saggi dedicati da Fiore alla storia, alla letteratura e alla cultura russa
I corvi scherzano a Varsavia
di Tommaso Fiore
editore: Stilo Editrice
pagine: 180
Il racconto che ha inaugurato la trilogia di Fiore dedicata all'Utopia del socialismo in Europa centrale
Tommaso Fiore e la Russia
Il riscatto degli oppressi tra meridionalismo e socialismo
di Marco Caratozzolo
editore: Stilo Editrice
pagine: 176
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Le parole di Carlo Levi
Guida e dizionario tematico
di Sergio D'Amaro
editore: Stilo Editrice
pagine: 106
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Rime
di Isabella Morra
editore: Stilo Editrice
pagine: 144
La tragica fine a Valsinni della giovane poetessa lucana Isabella Morra, seguita da quella del presunto amante, Diego Sandoval de Castro, ha attraversato i secoli e alimentato l’immaginario collettivo. Da quando Benedetto Croce ha focalizzato l’attenzione sulla scrittrice e sulla sua produzione letteraria, non sporadici sono stati gli approfondimenti critici suquesta figura sospesa tra adesione al codice petrarchista, necessità della scrittura e programmatica aspirazione alla gloria letteraria. Questa edizione si ripropone l’obiettivo di inquadrare il mito di Isabella nel caleidoscopico avvicendarsi delle interpretazioni, con uno sguardo aggiornato alla fortuna della scrittrice. I testi delle Rime, corredati di note esegetiche e di puntualerinvio alle fonti, si offrono ai lettori rivelando ancora una volta tutta la loro freschezza e novità.
Re Borbone e tre barboni
Ballata per il viaggio in Puglia del 1859
di Vito Maurogiovanni
editore: Stilo Editrice
pagine: 160
Il dattiloscritto di Re borbone e tre barboni, emerso fra le carte di Vito Maurogiovanni (1924-2009), è messo in scena da Vito Signorile al teatro Abeliano di Bari dal 2011; questa è la sua prima pubblicazione in volume.Si tratta di una «ballata borbonica», come l’ha definita l’autore: il racconto del viaggio di re Ferdinando II da Napoli a Bari, ma anche la parabola di un Regno (quello delle Due Sicilie) in declino, malato come il suo re e prossimo a scomparire (siamo nel 1859). Come per tutte le opere di Maurogiovanni la rievocazione storica non è priva di riferimenti al presente, e così, ultimato nel 1993, forse questo testo parla anche della fine di un altro ‘impero’, quello messo a nudo da ‘Mani pulite’. In questo testo ritroviamo l’ironia e lo sperimentalismo linguistico di Maurogiovanni, calati in un’atmosfera fra il reale e l’onirico.
Sull'altra sponda
di Tommaso Fiore
editore: Stilo Editrice
pagine: 100
Sull’altra sponda è il reportage di una breve visita in Albania (1959), ultimo fra i tre viaggi compiuti da Tommaso Fiore negli anni Cinquanta del secolo scorso in altrettante repubbliche socialiste (Polonia, Russia, Albania).Questo libro, agile e di piacevole lettura, presenta numerosi motivi d’interesse. Innanzitutto conferma la fuoruscita di Fiore dall’orizzonte della provincia meridionale, anche se la conoscenza dei paesi stranieri è finalizzata all’acquisizione di una prospettiva che permetta di approfondire la diagnosi dei mali di cui soffre il Meridione d’Italia, e di individuare efficaci terapie per la loro cura: tanto più perché fra il ‘Paese delle aquile’ e il nostro Mezzogiorno esistono profonde affinità economiche e sociali, ma anche di civiltà e di cultura.In secondo luogo, queste pagine ebbero il merito di richiamare l’attenzione e la curiosità dei lettori su un popolo e su una nazione all’epoca trascurati o addirittura ignorati, e di perorare la causa dell’amicizia italo-albanese, i cui vantaggi sono lucidamente compresi da Fiore in anticipo sui tempi, e che si realizzerà infatti soltanto decenni più tardi, in un mutato contesto storico-politico.Infine, questo diario di viaggio costituisce una importante della stagione finale dell’impegno etico-civile del grande meridionalista: una stagione scarsamente indagata dagli studiosi, e che pure getta nuova luce sul significato della sua parabola umana e intellettuale, nonché sull’attualità del suo insegnamento.
Adriatica
Poesie dalle due sponde di Levante
editore: Stilo Editrice
pagine: 160
In occasione della festa dell’Ascensione, Venezia celebra sin dal Medioevo il cosiddetto ‘sposalizio del mare’, nel quale un anello gettato in acqua simboleggia l’unione della città con l’Adriatico, nell’antichità sancendone altresì il dominio. Adriatica vuol essere anch’essa un anello offerto alle onde. Partendo da Bari, infatti – un’«albania», secondo le parole di Giorgio Caproni –, questa antologia poetica ripropone i versi più evocativi e rappresentativi dell’Adriatico secondo un percorso circolare che, di volta in volta, lambisce i Paesi dei diversi autori: Italia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Albania. Un suggestivo viaggio che muove da due interrogativi: esiste, all’interno della vasta e sfaccettata cultura mediterranea, una specificità letteraria dell’Adriatico? E può l’universalità della poesia, tracciando una linea immaginaria in virtù di testi e contesti intrecciati, giungere infine a individuare un’unica, speciale comunità ‘adriatica’?