5. Filosofia
La collana raccoglie contributi che intersecano la religione, la poesia, la pedagogia, la musica, il cinema: perché non c'è questione su cui i filosofi non si siano interrogati, e conoscere il loro punto di arrivo consente di spingersi oltre
Libertà è partecipazione
Formazione e impegno per un nuovo senso civico nella sfera pubblica
di Mario De Pasquale
editore: Stilo Editrice
pagine: 130
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Filosofia e rivoluzione digitale
Echi dal futuro
editore: Stilo Editrice
pagine: 146
Una raccolta di saggi che analizza il complesso rapporto tra filosofia e saperi digitali
Marxismo aperto
Giuseppe Semerari e l’umanesimo socialista tra destalinizzazione e Sessantotto
di Alberto Altamura
editore: Stilo Editrice
In un saggio breve arricchito da brani antologici di grande valore, l’autore ricostruisce un momento particolarmente fecondo della storia del comunismo europeo, tra gli anni ’50 e ’70 del XX secolo. L’opera richiama l’attenzione sulla vivacità e la complessità del pensiero filosoficomarxista sviluppatosi nel fuoco delle rivolte polacche del 1956 attraverso Kołakowski e Schaff, nella Jugoslavia di Tito attraverso le vicende della rivista «Praxis», in quel misto di speranza e tragedia che fu la Primavera di Praga attraverso Kosík. Impegnati in una serrata critica del socialismo realizzato, questi intellettuali aprirono la strada a una nuova riflessione filosofica di cui, in Italia, Giuseppe Semerari (1922-1996) fu un importante interprete, contribuendo con la sua analisi del marxismo aperto dell’Europa orientale alla diffusione delle proposte teoretiche dei suoi principali esponenti. Il volume contiene la traduzione integrale del testo di Leszek Kołakowski – Wovon leben die Philosophen? – realizzata da Giuseppe Semerari.
Amore e reciprocità
Un percorso filosofico tra il reale e l'impossibile
di Annalisa Caputo
editore: Stilo Editrice
pagine: 172
L’amore reciproco è realmente possibile? E, ammesso che sia così, potrebbero mai le parole ed i concetti essere in grado di ‘dirlo’? Queste pagine sono una sfida incrociata ad una doppia impossibilità: raggiungere l’amore reciproco e, prima ancora, scriverne. Eppure esso è difficile da non cercare e pensare. Attraverso una serie di ‘figure’ filosofiche e poetiche, che fungono un po’ da galleria degli specchi, il libro conduce i lettori a scavare dentro se stessi e le proprie relazioni: il malinconico, il passivo, l’egocentrato, il romantico, il pauroso, il mercante, il donatore, il poeta, il riconoscente. L’approdo è una soglia. Qui la domanda iniziale si trasforma: dall’impossibile al reale, e la reciprocità si mostra come ‘possibile’ mutualità.
Nietzsche e la solitudine
Il destino di un inattuale
di Michele Bracco
editore: Stilo Editrice
pagine: 92
Prendendo in considerazione gli scritti e le lettere del filosofo tedesco, nonché alcune suggestive testimonianze – soprattutto femminili – fornite da coloro che ebbero modo di frequentarlo, l’Autore mostra come la solitudine costituì per Nietzsche la condizione e la conseguenza del suo essere un pensatore inattuale, al punto che egli finì col tempo per assumere un’aria misteriosa e inquietante. Il volume si apre con la prefazione di Giuliano Campioni (già ordinario di Storia della filosofi a all’Università di Pisa e curatore dell’edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell’Epistolario di Nietzsche) e si conclude con un dialogo con il pittore Valerio Adami, uno degli esponenti più prestigiosi del panorama artistico contemporaneo
La legge di Gresham
Economia e filosofia nella riflessione di Oresme, Biel e Copernico
di Alberto Labellarte
editore: Stilo Editrice
pagine: 88
L’autore ricostruisce, in modo essenziale, la riflessione di Nicola Oresme, Gabriele Biel e Niccolò Copernico che, tra Medioevo e Rinascimento, determinò il superamento della concezione aristotelico-tomista dell’economia, formalizzò la ‘Legge di Gresham’, e pose le basi per la nascita delle dottrine economiche moderne come quelle di Adam Smith.
Canto e penso
Letteratura filosofia e musica tra autori antichi e contemporanei
di Francesco Minervini
editore: Stilo Editrice
pagine: 128
Chi scrive ha una convinzione: la classicità e il suo pensiero riusciranno a sopravvivere nella misura in cui manterranno attivi la vitalità e il fascino che ne costituiscono la linfa. Mito e logos, poesia e filosofia, canto e argomentazione non sono in contrapposizione ma si integrano: le emozioni espresse nel canto trovano risposta nella elaborazione razionale dando origine a un circuito in cui intuizione, emozione e pensiero, poesia, musica e filosofia si arricchiscono vicendevolmente. Analizzando con attenzione le opere, scopriamo che costanti sono gli interrogativi dell’animo umano ma diverse le risposte e le modalità della loro costruzione.
Trattato sulla coniazione del denaro
di Niccolò Copernico
editore: Stilo Editrice
pagine: 96
Copernico (1473-1543) nacque nell’odierna Polonia da una famiglia di commercianti e funzionari amministrativi originaria della Slesia e lo zio materno, il vescovo Lukasz Watzenrode, provvide affinché il nipote ricevesse una solida formazione.Studioso dai molteplici interessi, nel Trattato sulla coniazione del denaro, approfondisce la definizione del termine ‘moneta’, analizza le varie qualità che essa deve possedere e si sofferma quindi sul suo valore e deprezzamento. Egli formula poi la legge economica generalmente nota come ‘Legge di Gresham’ (le cui prime formulazioni risalgono a Nicola Oresme e Gabriele Biel), anticipando così di circa duecentocinquanta anni le teorie di Adam Smith.
Trattato sul potere e l'utilità del denaro
di Gabriele Biel
editore: Stilo Editrice
pagine: 180
Gabriele Biel, conosciuto come Ultimus Scholasticorum, nacque a Spira intorno al 1410, studiò a Heidelberg dove nel 1484 scrisse il famoso Commento alle Sentenze, in cui anticipava i temi della Riforma.Nel Trattato sul potere e l’utilità del denaro, l’autore analizza i processi inflattivi e la legge monetaria oggi nota con il nome di “Legge di Gresham”. L’opera occupa un posto importante nella storia delle pubblicazioni riguardanti temi economici. Inizialmente viene esposta una teoria della moneta di chiara derivazione aristotelica, aggiungendo che il giusto prezzo di un bene economico è determinato dai bisogni umani, dalla sua scarsità e dalla difficoltà della sua produzione. Successivamente, così come fatto da Oresme, Biel sostiene che la moneta, sebbene sia battuta da un’autorità, appartenga al popolo e che pertanto spetti a quest’ultimo fissarne il valore stigmatizzando il deprezzamento della valuta causato dai prìncipi in quanto disonesto sfruttamento delle persone.