Filigrane
Ricerche che valorizzano il dettaglio prezioso nel settore della letteratura
Le utopie di Tommaso Fiore
Un itinerario politico e letterario
di Daniele Maria Pegorari
editore: Stilo Editrice
pagine: 106
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Sulle orme di Marx e Bakunin
L'anarchico Emilio Covelli
di Mario Spagnoletti
editore: Stilo Editrice
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L'infedeltà in Manzoni
Passioni e ragione nelle tragedie e nei ‘Promessi Sposi’
di Alberto Volpi
editore: Stilo Editrice
pagine: 136
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Il futuro in una stanza
Dialogo letterario dentro e oltre la pandemia
editore: Stilo Editrice
pagine: 160
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Le parole di Carlo Levi
Guida e dizionario tematico
di Sergio D'Amaro
editore: Stilo Editrice
pagine: 106
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Sempre verso Itaca
Itinerari tra mito e riletture contemporanee
di Bianca Sorrentino
editore: Stilo Editrice
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Majorana e Sciascia
Un caso irrisolto tra scienza e letteratura
di Domenico Ribatti
editore: Stilo Editrice
pagine: 88
Domenico Ribatti, nel desiderio di cogliere gli intrecci tra scienza e letteratura, ripercorre le tappe della vicenda umana e professionale del fisico Ettore Majorana filtrate dalla lente d’ingrandimento del pamphlet La scomparsa di Majorana, pubblicato da Sciascia nel 1975. Che il ‘caso’ di Ettore Majorana e della sua scomparsa susciti ancora oggi grande interesse è del resto comprensibile se consideriamo che una delle ipotesi avanzate sulla sparizione è legata alle sue ricerche di fisico nucleare. Come è caratteristico di Sciascia, la letteratura viene usata per descrivere e denunciare il groviglio socio-politico del suo tempo, prediligendo personaggi in conflitto col Potere e con la propria coscienza. Quello della scomparsa dunque è un topos letterario, un espediente per affrontare il dissidio tra scienza ed etica, tra progresso e pietas.
Italo Calvino e l'Einaudi
Documenti
di Domenico Ribatti
editore: Stilo Editrice
pagine: 126
La casa editrice Einaudi fu fondata nel 1933 a Torino. Il giovane Italo Calvino divenne amico e collaboratore di Giulio Einaudi e degli altri più anziani di lui che già lavoravano per la casa editrice, tra i quali Cesare Pavese, Felice Balbo, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Franco Venturi e Paolo Serini. Nel 1950 Calvino, che già si occupava dell’ufficio stampa, venne ufficialmente assunto come impiegato presso la casa editrice Einaudi per diventarne, a partire dal 1955, dirigente. Nel corso di quarant’anni Calvino dedicò gran parte del suo tempo ai libri degli altri attraverso una instancabile attività di lettore, redattore e promotore culturale. Questo libro si propone, utilizzando la testimonianza dello scrittore e quella di quanti, nel corso di quegli anni, interagirono con lui, di tracciare una breve sintesi di questa eccezionale esperienza.