L'anarchico Emilio Covelli (1846-1915) è stato tra i primi italiani a studiare Karl Marx negli anni delle grandi rivoluzioni politiche e sociali. Dopo aver completato gli studi giuridici all’Università di Napoli, il giovane Covelli si trasferì in Germania. Lì, tra Heidelberg e Berlino, si avvicinò al socialismo. Grazie a quel soggiorno di studio, riuscì ad approfondire le teorie di economia politica di Marx direttamente dalla lingua tedesca.
Nell’opuscolo L’economia politica ed il Socialismo (1874), Covelli accetta parzialmente le teorie del filosofo tedesco. Dopo aver collaborato a lungo con il gruppo riunito attorno a
Carlo Cafiero, suo conterraneo, più avanti, Covelli diventerà uno dei principali esponenti del movimento anarchico.
Una delle sue frasi celebri è: «Non mi vendo né ai governi né ai partiti. Ho bramato miserie, persecuzioni, calunnie. Ho rifiutato tutto. Resto ciò che sono».
Nell’opuscolo L’economia politica ed il Socialismo (1874), Covelli accetta parzialmente le teorie del filosofo tedesco. Dopo aver collaborato a lungo con il gruppo riunito attorno a
Carlo Cafiero, suo conterraneo, più avanti, Covelli diventerà uno dei principali esponenti del movimento anarchico.
Una delle sue frasi celebri è: «Non mi vendo né ai governi né ai partiti. Ho bramato miserie, persecuzioni, calunnie. Ho rifiutato tutto. Resto ciò che sono».
Biografia dell'autore
Mario Spagnoletti
Mario Spagnoletti, studioso del Risorgimento e del movimento operaio e socialista, è autore di numerose pubblicazioni ed è stato docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, e professore aggregato di Storia contemporanea presso l’Università di Bari “Aldo Moro”.Rassegna stampa per Sulle orme di Marx e Bakunin
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