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Canti popolari dei bambini e dei ragazzi baresi

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Canti popolari dei bambini e dei ragazzi baresi
Titolo Canti popolari dei bambini e dei ragazzi baresi
Autore
Argomenti Traduzioni
Meridione
Poesia
Territorio Storia
Collana Sud
Marchio Grecale
Editore Stilo Editrice
Formato
Formato Libro Libro
Dimensioni 12x19,5
Pagine 144
Pubblicazione 02/2023
ISBN 978-88-99598-28-0
 

Abstract

/
12,00 11,40
 
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Spedito in 3 giorni

Il volume ripropone, in una nuova edizione,iCanti popolari dei bambini e dei ragazzi baresi, pubblicati per la prima volta da Alfredo Giovine nel 1966. I canti, raccolti con il registratore dal figlio Felice ai primi degli anni '60, vengono riproposti suddivisi in sezioni tematiche, arricchiti di nuove fotografie, e con gli aggiornamenti della grafia barese che l’autore, fin dal 1964, suggeriva. Ne emerge un mondo antico, caratterizzato da giochi sempliciche venivano insegnati dai genitori ai loro figli nelle fredde e lunghe sere d’inverno, quando non c’era ancora la televisione, e la narrazione e il gioco erano i passatempi essenziali. Una raccolta di grande importanza culturale che fa conoscere ai bambini le generazioni precedenti, e li aiuta a crescere in quanto «un’educazione alla lettura (e all’ascolto) non può prescindere, ancora oggi, dall’avvicinamento del bambino alla sua cultura di appartenenza. Al suo dialetto» (D. Giancane).

 

Biografia dell'autore

Alfredo Giovine

Alfredo Giovine (Bari 1907-1995) è stato uno dei più importanti studiosi della cultura popolare del Mezzogiorno. Infatti, raccolse, per più di cinquant’anni, memorie e documenti con particolare attenzione alla musica e al teatro, e la bibliografia dei suoi scritti conta più di 600 opere. Nel 1960 fondò la Biblioteca dell’Archivio delle Tradizioni Popolari Baresi con un’importante sezione dedicata alla Civiltà Musicale Pugliese. La peculiarità di questa Biblioteca è la raccolta ordinata e sistematica di un grande numero di testi periodicamente pubblicati in fascicoli. Nel 1990 gli venne assegnato il Premio internazionale di cultura popolare e i suoi lavori sono stati più volte riproposti sia da case editrici locali che nazionali come UTET, Giunti e Laterza. La ricerca e l’amore appassionato per la cultura del popolo lo portarono a focalizzare gli studi soprattutto sulla sua città, che egli affettuosamente chiamava la zite mé (la mia sposa). Conosciuto e apprezzato anche all’estero, curò la collaborazione con importanti periodici italiani e stranieri, e la stesura di voci.

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