Biografia dell'autore
Giuseppe Micunco
Giuseppe Micunco, di Bari, già docente di latino e greco nei licei di Stato, e di latino e greco biblico in istituti teologici pugliesi, è impegnato nella comunità ecclesiale barese come direttore dell’Ufficio Laicato e notaio attuario per la cause dei santi. È stato collaboratore dell’UTET per la collana dei classici latini, scrive su riviste scientifiche, è autore di numerose pubblicazioni nel campo della cultura sia classica che cristiana. Tra i più recenti lavori l’ultimo volume (n. 12) per la collana Piccola letteratura greca da lui curata, Socrate e Platone. La ricerca e l’idea (Stilo 2018) e, per la collana Studi storici per la chiesa di Bari-Bitonto, l’edizione critica, con traduzione e indici, de I sette sigilli, opera del monaco medievale barese Benedetto da Bari (Edipuglia 2018).BARI UNA E MILLE. Un viaggio nelle pietre e nell’anima: non poteva esserci titolo più appropriato per questo viaggio interiore ed esteriore che percorre Giuseppe Micunco, una delle figure più prestigiose nel panorama culturale della nostra città : parte dalla città vecchia, da cui si snodano tre dei sette percorsi, attraversa l’ottocentesco quartiere murattiano (IV itinerario) e il più recente quartiere Libertà ( formatosi spontaneamente fin dal 1890 ad occidente del nuovo borgo), si allarga verso il mare con il quartiere Madonnella (V itinerario) , oltrepassa la cinta ferroviaria per giungere ai primi quartieri del 1900 (VI itinerario ) e termina il suo viaggio nei quartieri periferici ed extraurbani( VII itinerario).
Sette itinerari perlustrati pietra per pietra, con la precisione del filologo e dello storico e con uno sguardo sempre avido di scoperta di un cittadino innamorato della sua città e suo raffinato interprete.
Ne emerge una città attraversata dalle sue stratificazioni storiche che trova nel mare (“ Prima di tutto il mare”), luogo di lavoro, di incontro fra popoli , di bellezza il suo punto di forza.
Tutti gli itinerari sono accompagnati dalle splendide foto a colori di Marco Pesola e dalle cartografie di Maria Carmela Pesola.
Libro accurato in tutte le sue parti, perfetto nell’agile formato, lineare nella scrittura, lontano dalle schede descrittive delle guide attualmente in commercio: unico, direi, nel suo genere.
Percorrere stradine, camminare per tratti di chianca bianca e levigata, lasciarsi catturare dall’odore frizzante del mare, stupirsi della bellezza artistica e storica dei monumenti, delle pietre che molto hanno da raccontare, passando da un’età storica all’altra, dall’influsso di una civiltà all’altra, da un credo religioso a un altro, tra i colori, i suoni, i profumi nei vicoli e la gente accogliente e generosa, accompagnati da numerose e interessanti informazioni, intrise di storia, arte, curiosità, passione di chi le descrive: questa è ‘Bari una e mille. Un viaggio nelle pietre e nell’anima’, una preziosa guida di Bari, redatta dal magnifico prof. Giuseppe Micunco, amante della sua città. Ed è un vero e proprio viaggio in cui il lettore-visitatore, barese o turista, si trova coinvolto con tutti i sensi e anche con l’anima di Bari, ‘una e mille’, unica e multiforme, antica e sempre nuova, ‘casa’ del noto santo ecumenico, Nicola, per cui il papa ha definito ecumenica la città di Bari.
Un viaggio che ha come sfondo e cornice il mare, elemento dominante attorno a cui nasce e si sviluppa la sua storia. Dunque, Bari, coacervo di tanta ricchezza e bellezza, storia antica e contemporanea in cui è possibile immergersi attraverso sette itinerari – tracciati dalla sapienza e abilità dell’autore e arricchiti da mappe e suggestive foto –, da svolgere per intero o singolarmente, e che permettono di conoscere, apprezzare e stupirsi di una città sempre da scoprire e riscoprire.
Recensione
Davvero ci si perde in queste pagine, in cui l’autore, profondo conoscitore e amante della sua città, ci accompagna per mano con la sua voce sorniona e simpatica svelandone gli angoli più segreti e insieme dispiegando l’anima di una città levantina, dai mille volti e per questo dalle mille ambiguità.
Invece la Bari che emerge da questa guida è una Bari addirittura limpida nella sua storia, che per una volta rinuncia alla sua anima mercante e faccendiera, per apparire limpida e trasparente, bella e sincera.
Gli itinerari accurati avviano ad un percorso di uscita dalla Storia del centro storico, cuore e cardine di ogni partenza, e ci raccontano di uno sviluppo che ha intessuto mille risvolti e mille scampoli di gente e di provenienze, da quella più laica a quella più profondamente cristiana passando per le vicende longobarde, musulmane e albanesi dei nostri giorni.
Una guida racconta una città: questa pubblicazione va oltre, perché la svela, la fa riemergere da un tempo che ha spesso sfiorito e sfiduciato una terra che invece merita ancora e sempre di guardare lontano, sul mare.
E di insegnarlo ai suoi abitanti.
Questo libro bellissimo racconta il filo infinito che legava Beppe Micunco alle pietre e all'anima della sua Bari, quelle pietre così cariche di storia e di bellezza, quell'anima così segnata da una voce che nonostante la indifferenza diffusa continua a raccontare chi siamo e da dove veniamo e dalla forza di una cultura che ha avuto come denominatore comune la gioia dell'incontro e dell'amicizia sia il gusto del sognare insieme e del camminare con gli altri. Col cuore pieno di aurora com'era suo solito Beppe ci porta in giro per la sua città, attraversando le sue strade e cogliendo le istanze dei suoi tempi diversi eppure capaci di incrociarsi e di rimandarci, facendoci comprendere che la città siamo noi. Noi dentro uno spazio antico e ospitale, dentro un luogo di identità privata e collettiva. Uno spazio e un luogo da amare, da vivere, da comunicare, da condividere, da vedere. Vedere come un teatro, una sorta di Itaca da non perdere.
Un vero viaggio presuppone un viaggiatore, oppure un viandante, che non si limita a guardare, ma vede quello che, sotto il suo sguardo stupito e talvolta affascinato, si dispiega davanti ai suoi occhi.
Proprio a questo viandante, il diretto discendente del curious traveler che trova il suo antenato in colui che nel sette/ ottocento si avventurava nel Grand tour in cerca di esperienze che completassero la propria formazione grazie alle “pietre che formavano l’anima” , a mio parere è dedicato questo prezioso e inusuale volume .
Il viandante che oggi al par di ieri giunge a Bari, grazie al volume di Giuseppe Micunco incontra una città dalle “mille anime”, unica nella sua pietrosa bellezza che è il frutto ancor vivo e fragrante di quelle mille anime dei mille popoli che l’hanno conquistata per poi rimanerne stregati a tal punto da non poterla più lasciare e che hanno trasferito la loro civiltà d’origine nella cultura materiale ed in quella immateriale del capoluogo delle Puglie .
Questo ricchissimo testo le ritrova tutte e, cosa ancor più magica, riesce ad incasellarle in sette meticolosi itinerari che ne evidenziano tutta la complessità e la strepitosa bellezza racchiudendola in quella cornice di cui ha parlato Papa Francesco il 7 luglio 2018 a Bari durante il suo discorso alle Chiese del Mediterraneo, cornice che è poi il vero fil rouge della baresità e di cui la presenza di san Nicola, il santo ecumenico per eccellenza, è stato sicuramente l’ispiratore.
Bari, secondo il Santo padre, è la capitale dell’unità e, come è riportato nella prefazione del testo stesso, oggi unità significa incontro, giustizia e felicità per ogni uomo e per ogni popolo .
Questa guida ”nelle pietre e nell’anima” oggi ci prende per mano e ci conduce su questo coinvolgente e appassionante cammino !
Mariagraziella Belloli
Il testo è una guida non tanto per rapidi sguardi da turista superficiale, ma per occhi e cuori attenti di un viandante che, con tempo meridiano, lento e attento , si mantiene riflessivo, è pronto a gustare la bellezza, a interiorizzare la storia, a procedere in cammino lungo itinerari costruiti intorno alle opere, alle piazze, ai palazzi, che comunicano, modi di abitare e forme di vita di una comunità formatasi attraverso plurimi incontri avvenuti nei secoli passati tra culture provenienti dal mare.
La narrazione lega il passato al presente, valorizza ciò che è noto e riscopre il nascosto, offrendo una redenzione anche a ciò che nel tempo è rimasto ricoperto di polvere, donando nuova ricchezza alle sue anime. Siamo di fronte, nell’età nella globalizzazione e della liquidità, ad una ricostruzione di peculiare identità locale che con orgoglio si immerge nella grande storia del paese.
Per passeggiare in compagnia di un barese doc. Capace di ritrovarsi e districarsi per noi (grazie anche a una curata veste grafica) tra vie, piazze, isolati, monumenti e fabbricati, riannodando i fili alle Famiglie, alle storie e ai mille personaggi a volte inediti che li hanno edificati e vissuti, e capace così di riportare in vita la citta non più visibile, accanto a quella esistente, insieme allo spirito che ha consentito a quella città di arrivare sino a noi.
Un libro scritto con sentimento e ragione, che si legge con estremo piacere: una guida per "forestieri" ma anche per baresi curiosi alla ricerca dell'anima profonda della città.
Ho avuto la fortuna di "imbattermi" in questa guida e l'ho sfogliata con un certo scetticismo; pensavo che fosse il solito libello per turisti sudaticci e disattenti che vogliono fare un tour veloce per poter poi dire "Io ci sono stato".
Ebbene "Bari una e mille" è tutta un'altra storia!
Si tratta di una vera e propria miniera di dati storici e scientifici che Giuseppe Micunco mette a disposizione di chiunque voglia visitare la città di Bari con occhi curiosi e cuore spalancato.
Le qualità di questa pubblicazione sono molteplici e provo ad elencarne alcune.
1. Il formato: le dimensioni ed il peso sono ideali per poter essere riposta anche in un bagaglio mignon.
2. L'impaginazione: il testo è corredato da immagini di alta qualità; esse si alternano allo scritto in modo da avere nella stessa pagina o in una pagina a fronte notizie e illustrazioni pertinenti. Questo agevola la consultazione.
3. La scrittura: il linguaggio chiaro e tuttavia rigoroso consente la lettura "on the road" senza problemi.
4. I contenuti: la guida illustra non solo i siti-cartolina della città, ma anche altri quartieri. Oltre alla descrizione dei luoghi ed alla loro storia, vi sono numerose schede di approfondimento che arricchiscono il bagaglio di ciascuno; tali schede possono essere utilizzate in un secondo tempo per poter rivivere e riassaporare l'atmosfera del posto.
5. Può essere un ottimo dono per invitare un amico a visitare la città nel suo complesso.
Per comprendere la novità del libro di Micunco, Bari una e mille, bisognerebbe partire dal sottotitolo dell’opera Viaggio nelle pietre e nell’anima. Si tratta di un vero viaggio sentimentale che l’autore fa non da solo, ma idealmente insieme a chi intende conoscere Bari e soprattutto insieme ai tanti baresi che ogni giorno hanno sotto gli occhi le bellezze della loro città, ne frequentano le vie, le piazze, osservano monumenti, edifici e chiese, ma il più delle volte assumono queste presenze come fossero soltanto elementi scontati, per quanto affascinanti, della loro esistenza storica in una città millenaria. L’intenzione dell’autore allora è stata quella non solo di scrivere una guida informativa finalizzata alla conoscenza materiale dei siti cittadini, ma anche di prendere per mano, per così dire, il visitatore barese o forestiero e accompagnarlo alla scoperta della vita che quei monumenti, quelle strade, quelle pietre hanno rappresentato per quanti hanno vissuto con essi e tra essi nei tempi passati e ancora hanno un senso nel tempo nostro. Con un unico obiettivo: fare amare la città, difenderne la memoria e tramandarne la storia alle generazioni future. Per questo l’autore non si limita a presentare un sito per come appare a noi in questo momento ma si impegna a ricordarne l’origine storica, a riportare il puntuale significato del nome greco o latino o dialettale con cui è stato tramandato; ci fa rivivere la vita quotidiana della gente nelle piccole corti che si aprono incantevolmente all’interno di piccoli edifici, di volta in volta indagando su cosa c’era prima nel luogo che stai visitando per poi spiegare come si è trasformato quel dato manufatto o come è scomparso per sempre. E in questo caso gli capita di commentare: “E’ un peccato che di tanta fortificazione sia rimasto ben poco” (p. 60), con ciò rivelando un sentimento di forte legame e vicinanza affettiva al luogo descritto. Ma in tutto il lavoro sono disseminate delicate espressioni di affetto e attaccamento agli ambienti, ai luoghi, alle usanze, ai modi di vivere della città in cui l’autore è nato e vissuto: “case ricche di umanità e storia” (p. 40); “deliziosa piazzetta” (p. 39); “...la sera era facile vedere nello spiazzo, tenuto sempre pulito come fosse il soggiorno di casa, gente seduta in conversazione” (p. 50) “da qualche abitazione proviene un buon profumo di ragù” (p. 44); “case aggregate con delizioso disordine” (p. 66); vedi anche la dettagliata e pittoresca descrizione di ‘Nderre a la lanze’ p. 210; la presentazione del piatto pane e pomodoro, p. 238, ed altro. E così alla fine della lettura del libro ti accorgi di avere tra le mani il dono più grande e appassionato che l’autore abbia voluto lasciare alla città che ha tanto amato.
UN LIBRO CHE TI PRENDE PER MANO.
Una guida dettagliata, completa, aggiornata; facile da consultare e piacevole da leggere: nonostante la puntualità delle descrizioni non risulta mai noiosa. Molto interessante la narrazione delle vicende storiche e la spiegazione di modi di dire e tradizioni. Ogni pagina testimonia l'amore dell'autore per la sua città ed io, da barese "poco barese", ne scopro aspetti nuovi, che mi affascinano. Ogni pagina testimonia l'amore dell'autore per questa città, che è stata veramente " sua". Una guida che ti prende per mano