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Saffo e la lirica monodica
La cosa più bella
editore: Stilo Editrice
pagine: 110
Nella mutata situazione socio-politica, determinata dalla seconda colonizzazione (VII-VI sec. a.C.), nasce una nuova poesia che ci attesta una ricerca di motivazioni, di riflessione, di senso. Questo lavoro ricostruisce la lirica del ‘canto a solo’ intorno all’interrogativo posto da Saffo (ma che è anche degli altri poeti) circa ‘la cosa più bella’, quella che rende la vita degna di essere vissuta, che sia l’eros del bello, l’amore e l’amicizia, la giovinezza, la forte sopportazione, il vino e la lotta politica, la poesia stessa. Non conta più la comune opinione di una società che metteva al primo posto l’aretè, il valore guerriero, la gloria delle armi, per cui ideale supremo era morire in battaglia, magari per mano di un valoroso eroe… Conta la vita personale di Saffo, conta l’uomo, ogni uomo, con tutte le sue passioni e debolezze.
Luzi oltre Leopardi
Dalla forma alla conoscenza per ardore
di Francesco Medici
editore: Stilo Editrice
pagine: 176
Gli ermetici furono probabilmente i primi a raccogliere l’eredità di Leopardi e a riflettere sulla sua lezione di sfida aperta alla modernità. Francesco Medici indaga la presenza del Recanatese nella coscienza poetica e critica di Mario Luzi, con particolare riferimento alla prima produzione luziana da La barca (1935) a Onore del vero (1957). Leopardi si rivela per Luzi un modello irrinunciabile da cui avviare una rifondazione della poesia a partire dalla sublimazione della vicissitudine nella forma, fino al suo stesso superamento in favore di una conoscenza animata dall’ardore della realtà. Chiudono il volume un’intervista al poeta e una postfazione di Marco Beck.L'E-BOOK DEL VOLUME È DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA TORROSSA A QUESTO LINK
Montezuma
di Giuseppe Antonio Borgese
editore: Stilo Editrice
pagine: 382
Esule negli Stati Uniti durante il fascismo, Giuseppe Antonio Borgese compone in inglese, fra il 1938 e il 1941, un libretto d’opera in versi sulla conquista del Messico, che vide contrapposti il condottiero spagnolo Hernán Cortés e il leggendario re azteco Montezuma: dietro la filigrana epica, affidata alla suggestiva voce fuori campo dello storico Bernal Díaz del Castillo, si cela una violenta polemica contro il nazionalismo fascista, ispiratore di un colonialismo tardivo. Il testo, per il quale Roger Sessions compose la partitura musicale, rimase inedito e viene qui proposto a stampa per la prima volta, con la traduzione italiana di Sabina Colella, autrice anche di un denso saggio introduttivo e dell’apparato di note filologiche e interpretative.L'E-BOOK DEL VOLUME È DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA TORROSSA A QUESTO LINK
Canta chi ama
La musica e il canto in sant’Agostino
di Giuseppe Micunco
editore: Stilo Editrice
pagine: 144
In un’epoca come la nostra, in cui di musica se ne produce e se ne consuma tanta, ma in cui sulla musica poco si riflette, questo lavoro si propone di conoscere a riguardo il pensiero di un grande teologo, esegeta e pastore come sant’Agostino. La musica e il canto sono per lui espressione di un ordine più grande che, proprio la musica e il canto, quelli in particolare della comunità cristiana, permettono, attraverso l’armonia di voci e strumenti, di scoprire e di riprodurre, fino ad arrivare a Colui che tutto ordina con sapienza e amore. Una ricca antologia di testi permette di entrare nella sapienzialità di Agostino, nel ‘canto nuovo’ che nasce dalla Scrittura e dall’amore: «Canta chi ama».
Esiodo. Teogonia
Dal chàos al kòsmos
di Giuseppe Micunco
editore: Stilo Editrice
pagine: 62
Nella Teogonia Esiodo, nel ricostruire in modo sistematico le origini degli dèi, propone un percorso che va dal chàos al kòsmos, dal ‘disordine’ all’ordine. Lo fa ancora nella lingua, nello stile e nell’esametro dell’epica e, in qualche modo, in continuità con i punti fermi messi dai poemi omerici, alla ricerca di elementi saldi di civiltà. Un cammino dal disordine all’ordine, è, in fondo, un cammino dall’irrazionale al razionale, dall’‘ira’ disordinata, se così si può chiamare, degli elementi primordiali, alla ‘pietà’ ordinatrice di Zeus e all’umanità dell’uomo.
Esiodo. Le opere
Il lavoro e la giustizia
editore: Stilo Editrice
pagine: 62
Esiodo riparte nella sua nuova opera dal punto di arrivo della Teogonia, da Zeus. Il lavoro è la ‘parte’ assegnata da Zeus all’uomo, è il peso che deve portare, ma anche la sua grandezza. L’esaltazione del lavoro, unita al dovere strettamente connesso di rispettare la giustizia, rappresenta la nuova conquista della civiltà occidentale.
Inni omerici
Gli dèi
editore: Stilo Editrice
pagine: 94
I Greci sono stati un popolo laico, caso unico, si può dire, nel mondo antico: non hanno avuto libri sacri, né caste sacerdotali. Hanno avuto contatti con realtà religiose diverse e le hanno razionalizzate; hanno cercato nella loro riflessione, più filosofica che teologica, di ‘sistemare’ organicamente i poteri delle varie divinità, purificando una concezione teologica troppo antropomorfica e rendendo gli dèi nello stesso tempo sempre più nobili, ma anche sempre più vicini.
Omero. Odissea
L'uomo che conobbe
editore: Stilo Editrice
pagine: 86
Odìsseo impara a sue spese che il conoscere si lega strettamente al soffrire: soddisfare il desiderio di conoscere costa sofferenza e il sapere aumenta il soffrire. Questo binomio conoscere/soffrire è la nuova fondamentale acquisizione del poeta dell’Odissea, ma anche del pensiero greco e di tutta la cultura occidentale. Ed è un’acquisizione che segna un altro punto fermo rispetto, non solo alla civiltà guerresca dell’Iliade, ma anche a visioni della vita ormai indegne di un uomo che voglia veramente e pienamente essere tale e che si caratterizza, invece, soprattutto e prima di tutto, per la sua razionalità.
Omero. Iliade
L'ira di Achille
editore: Stilo Editrice
pagine: 62
Attraverso l’analisi e il commento di alcuni passi scelti, l’autore ci aiuta a rileggere l’opera di Omero cogliendone quei significati profondi in cui classicità e modermità si incontrano. Il poeta greco, infatti, pur nella grande ricchezza, di racconti, di imprese, di personaggi, ha una chiara proposta culturale: nel confronto tra l’ira folle e feroce dell’eroe greco e l’umanità di Ettore, tra l’irrazionale e il razionale, tra cultura guerriera e cultura di pace, propone di mettersi alle spalle un mondo regolato dall’istinto guerresco per trovare una nuova misura della vita. Le passioni, le guerre, dolore e tristezza, continueranno ad affliggere gli uomini, ma la possibilità che l’ira possa trovare una misura, essere razionalizzata da leggi di umana pietà, essere illuminata da ragioni di civiltà (e in tutto questo la poesia riveste un ruolo importante) è la nuova frontiera che l’Iliade apre in maniera irreversibile all’Occidente.
La colpa dell'essere
Il racconto biblico della violazione originaria tra ricostruzione storico-teologica e analisi filosofica
di Pietro Polieri
editore: Stilo Editrice
pagine: 152
Cosa vuol dire che l’essere dell’uomo è colpevole prima di ogni peccato? Cosa significa sostenere che la colpevolezza dell’uomo non è altro che lo stato ontologico nel quale egli si trova sin dal momento della sua creazione proprio perché è una creatura? Cosa comporta, dunque, pensare la relazione tra colpa e creazione: lo scagionamento dell’uomo da ogni responsabilità in ordine alla realizzazione del male e la conseguente iscrizione di quest’ultimo nell’azione creatrice di Dio, cosa che renderebbe appunto Dio autore del male? Oppure l’ammissione della possibilità di pensare nella sua purezza ed essenzialità il rapporto tra l’essere della creatura e l’Essere del Creatore? Nelle pagine di questo libro, dense di traiettorie inedite di riflessione e ricche di stimolanti sollecitazioni alla discussione filosofica e teologica, oltre che storica e letteraria, prende vorticosamente forma un pensiero irrequieto e destabilizzante, che trae tale sua peculiare identità dal fatto di avere come oggetto d’indagine una relazione originaria, un inizio.
Riconciliatevi con Dio
Cinque anni di episcopato in Albania (1997-2002) Documenti sulla vita della Chiesa e della società
di Angelo Massafra
editore: Stilo Editrice
pagine: 336
L’autore ricostruisce, attraverso la storia dei suoi cinque anni di episcopato in Albania (1997-2002), un periodo particolarmente difficile nella storia religiosa e civile di un Paese che, nel passaggio dalla dittatura alla democrazia, ha trovato nella Chiesa cattolica una guida ferma. Riconciliatevi con Dio è la prospettiva che caratterizza l’impegno di un vescovo e di una comunità cristiana, volto a ricostruire non solo la Chiesa ma, attraverso un dialogo costruttivo con le altre religioni, l’intera società. Una pubblicazione ricca di materiale inedito (documenti ufficiali della vita della Chiesa cattolica in Albania, relazioni, testimonianze, cronache) che ci fa entrare in profondità nell’anima di un popolo dell’Est europeo all’Italia da sempre particolarmente vicino. Una documentazione fotografica a colori valorizza maggiormente il volume: le parole scritte diventano così volti di una generazione in cammino. Uno strumento prezioso per capire la mentalità e la vita sociale di un Paese con cui occorre confrontarsi con impegno.