Pietro Polieri
Titoli dell'autore
Dio è tollerante?
Il cristianesimo di fronte alla pluralità delle religioni e alla sfida etica globale
di Pietro Polieri
editore: Stilo Editrice
pagine: 400
La ‘tradizione’ cristiana, che pure, rispetto a tante altre, non rinuncia a confrontarsi con il ‘presente’ religioso, caratterizzato da molteplici e variegate opzioni, antiche e moderne, nasconde e mantiene, quale ‘eredità’ ricevuta dal suo passato ‘cristiano-centrico’, dietro le riflessioni teologiche, improntate ‘progressisticamente’ al pluralismo e alla tolleranza, la convinzione profonda dell’in-sensatezza ‘in-sé’ delle altre religioni e della necessità che esse riconoscano la propria legittimità solo ‘in relazione’ al cristianesimo. Quest’ultimo, dal punto di vista morale, e particolarmente in una proposta cattolica approfondita nella presente ricerca, è stato capace invece di valorizzare l’alterità e la pluralità religiose, ponendo il dialogo ‘co-relazionale’ e ‘globalmente responsabile’ tra le religioni come condizione irrinunciabile per far fronte alla sfida etica planetaria che insiste anche e soprattutto sulle religioni, considerate ‘geneticamente’ capaci di immaginare e di impegnarsi per una realtà diversa e migliore. Attraverso l’analisi critica delle posizioni di studiosi di primo piano e di personalità eminenti del mondo cristiano-cattolico prende lentamente forma il pensiero dell’Autore, imperniato sulla necessità di riconoscere all’alterità religiosa una sua autonomia e di porre la parità e l’incommensurabilità tra le tradizioni religiose come condizioni primarie di possibilità per un dialogo fecondo tra loro.L'E-BOOK DEL VOLUME È DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA TORROSSA A QUESTO LINK
La colpa dell'essere
Il racconto biblico della violazione originaria tra ricostruzione storico-teologica e analisi filosofica
di Pietro Polieri
editore: Stilo Editrice
pagine: 152
Cosa vuol dire che l’essere dell’uomo è colpevole prima di ogni peccato? Cosa significa sostenere che la colpevolezza dell’uomo non è altro che lo stato ontologico nel quale egli si trova sin dal momento della sua creazione proprio perché è una creatura? Cosa comporta, dunque, pensare la relazione tra colpa e creazione: lo scagionamento dell’uomo da ogni responsabilità in ordine alla realizzazione del male e la conseguente iscrizione di quest’ultimo nell’azione creatrice di Dio, cosa che renderebbe appunto Dio autore del male? Oppure l’ammissione della possibilità di pensare nella sua purezza ed essenzialità il rapporto tra l’essere della creatura e l’Essere del Creatore? Nelle pagine di questo libro, dense di traiettorie inedite di riflessione e ricche di stimolanti sollecitazioni alla discussione filosofica e teologica, oltre che storica e letteraria, prende vorticosamente forma un pensiero irrequieto e destabilizzante, che trae tale sua peculiare identità dal fatto di avere come oggetto d’indagine una relazione originaria, un inizio.