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Les Barisiens

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Les Barisiens

Abstract

Nella Parigi di inizio Novecento Ricciotto Canudo, uno fra i primi teorici mondiali del cinema, partito da Gioia del Colle per divenire protagonista della vita culturale della Ville Lumière, veniva vezzosamente appellato barisien; negli anni Settanta il termine fu riscoperto per indicare quell’école di giovani sociologi, filosofi, storici e critici dell’Università di Bari che seppe parlare con coraggiosa originalità e nuova problematicit�...
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Nella Parigi di inizio Novecento Ricciotto Canudo, uno fra i primi teorici mondiali del cinema, partito da Gioia del Colle per divenire protagonista della vita culturale della Ville Lumière, veniva vezzosamente appellato barisien; negli anni Settanta il termine fu riscoperto per indicare quell’école di giovani sociologi, filosofi, storici e critici dell’Università di Bari che seppe parlare con coraggiosa originalità e nuova problematicità allo sclerotizzato panorama del marxismo italiano. La storia di quell’aggettivo diviene in questo libro il simbolo della trasformazione della figura dell’intellettuale e delle sue condizioni di lavoro in Puglia, dalla secolare diaspora verso Napoli, Firenze, Parigi e gli Stati Uniti fino alla creazione di un ceto di scrittori e critici finalmente residenti dopo lo spartiacque rappresentato dal Sessantotto e dalla nascita dell’ente Regione (1970). È così che la Puglia ha potuto scrollarsi di dosso il complesso di essere solo una ‘provincia dell’impero’ e ha scoperto il risvolto positivo di essere ‘periferia’: la sua natura di confine può renderla più aperta all’ascolto e alla sperimentazione. Note critiche, saggi, recensioni, schede di valutazione editoriale ed atti di convegno, scritti da Pegorari nell’arco di quasi quindici anni, diventano ora tessere di un’organica storia sociale della letteratura in Terra di Bari dal Risorgimento ad oggi.

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Biografia dell'autore

Daniele Maria Pegorari

Daniele Maria Pegorari

Daniele Maria Pegorari (Bari 1970) è professore di Letteratura italiana contemporanea, Sociologia della letteratura e Letteratura italiana nell’Università degli studi “Aldo Moro” e condirettore di «incroci», rivista scientifica nata nel 2000. Ha pubblicato fra l’altro tre libri su Mario Luzi (1994, 2002 e 2006), il Vocabolario dantesco della lirica italiana del Novecento (2000), due collettanee su Lino Angiuli (2006 e 2016), Critico e testimone. Storia militante della poesia italiana 1948-2008 (2009), Les barisiens. Letteratura di una capitale di periferia 1850-2010 (2010), Il codice Dante. Cruces della ‘Commedia’ e intertestualità novecentesche (2012), Umberto Eco e l’onesta finzione. Il romanzo come critica della post-realtà (2016), Scritture precarie. Editoria e lavoro nella grande crisi 2003-2017 (2018), Letteratura liquida. Sei lezioni sulla crisi della modernità (2018), Amleto o lo specchio oscuro della modernità. Tre secoli di riscritture italiane 1705-2019 (2019) e alcuni saggi dantologici, fra cui La lonza svelata: fonti classiche, cristiane e interne dell’allegoria della frode («Giornale storico della letteratura italiana», 2015). Dal 2007 è curatore scientifico di una sezione della rivista internazionale «Dante» ed è stato direttore artistico delle celebrazioni per il 750° anniversario della nascita di Dante (Bari, 1-30 novembre 2015).

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