L’8 settembre 1943 l’Italia è divisa a metà: il Sud viene progressivamente liberato dalle truppe alleate sbarcate in Sicilia; il Centro-Nord è dilaniato da una vera e propria guerra civile. Luoghi emblematici di questo periodo sono i paesi della Conca Barese e quelli della sponda del Garigliano, in particolare Suio e Castelforte, capisaldi della ‘linea Gustav’. È fra questi scenari che si colloca la vicenda della famiglia di Tecla e Libero, costretta alla dispersione fra i rigori del fronte russo, le città bombardate, i disagi dei rifugi di montagna, il calore dei luoghi di accoglienza.
Nei suoi spostamenti, la famiglia di Libero incrocerà anche il luogo in cui iniziano a spirare i ‘venti di libertà’ grazie a una minoranza di uomini di cultura, come Benedetto Croce, Adolfo Omodeo, Tommaso Fiore, Giuseppe Laterza e Giovanni Modugno, che nel Congresso di Bari del 1944 imprimono una spinta al movimento della Resistenza.
Venti di libertà mostra il contributo dei singoli al disegnarsi di nuovi scenari, e profila la necessità della responsabilità di ciascuno in ogni contesto storico.
Si è sempre occupato di studi storici, filosofici, pedagogici e letterari collaborando con varie riviste: «Pugliascuola», «Rivista dell’Istruzione», «The Lion», «Studi Bitontini».
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra cui: Poesie (Gabrieli 1970); Realtà ed utopia tra storia e poesia (Adda 2002); studi monografici su personaggi storici come Gaetano Salvemini, Vincenzo Rogadeo, Giandonato Rogadeo; saggi su tematiche riguardanti l’autonomia scolastica, la stampa politica, la scuola e l’occupazione a Bitonto e in Terra di Bari.
Nei suoi spostamenti, la famiglia di Libero incrocerà anche il luogo in cui iniziano a spirare i ‘venti di libertà’ grazie a una minoranza di uomini di cultura, come Benedetto Croce, Adolfo Omodeo, Tommaso Fiore, Giuseppe Laterza e Giovanni Modugno, che nel Congresso di Bari del 1944 imprimono una spinta al movimento della Resistenza.
Venti di libertà mostra il contributo dei singoli al disegnarsi di nuovi scenari, e profila la necessità della responsabilità di ciascuno in ogni contesto storico.
Biografia dell'autore
Michele Giorgio
Michele Giorgio (1940) è nato a Bitonto, dove vive. Ha insegnato Storia e Filosofia nei licei ed è stato preside fino al 2007; ha ricoperto l’incarico di cultore della materia presso la cattedra di Filosofia del diritto dell’Università degli Studi di Bari; ha partecipato alla vita pubblica del suo paese come consigliere comunale e come assessore alla cultura; è stato uno dei fondatori dell’Università dell’anziano di Bitonto ed è stato responsabile della Pastorale della cultura per la diocesi di Bari-Bitonto.Si è sempre occupato di studi storici, filosofici, pedagogici e letterari collaborando con varie riviste: «Pugliascuola», «Rivista dell’Istruzione», «The Lion», «Studi Bitontini».
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra cui: Poesie (Gabrieli 1970); Realtà ed utopia tra storia e poesia (Adda 2002); studi monografici su personaggi storici come Gaetano Salvemini, Vincenzo Rogadeo, Giandonato Rogadeo; saggi su tematiche riguardanti l’autonomia scolastica, la stampa politica, la scuola e l’occupazione a Bitonto e in Terra di Bari.