La storia del villaggio di Lama d’Antico (Fasano) è uno dei più noti e importanti insediamenti rupestri del Mezzogiorno del territorio particolarmente ricco di storia e arte. Gli autori ne ripercorrono le vicissitudini e i profondi mutamenti culturali, aprendo al lettore lo scenario della vita quotidiana nelle lame tra l’VIII e l’XI secolo. Rifugi naturali per trovare riparo dalle incursioni barbariche in un primo momento, la lama divenne culla di una comunità organizzata grazie all’opera di monaci giunti dall’Oriente in Italia meridionale per fuggire alle persecuzioni iconoclaste. Poi, con la conquista normanna dell’Italia meridionale, il villaggio rupestre accolse i monaci benedettini, alfieri della cultura latina che la Chiesa di Roma tentò di introdurre in queste zone. Questa piccola guida illustra il parco rupestre nelle aree che lo compongono (Lama d’Antico, San Giovanni e San Lorenzo), nella varietà degli ambienti che lo costituiscono (abitazioni civili e religiose, spazi comunitari e di lavoro) e si sofferma anche sugli aspetti geo-fisici che lo caratterizzano. Particolare attenzione è concessa all’analisi dell’architettura delle chiese-grotta e alla peculiarità delle pitture murali che testimoniano l’esistenza di una vera e propria ‘civiltà rupestre locale’.
Biografia degli autori
Annalisa Molfetta
Annalisa Molfetta (1984), laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Bari, vive e lavora in provincia di Foggia. Nei suoi studi si è occupata principalmente del Mezzogiorno e in particolare delle tematiche risorgimentali negli scritti di De Roberto e Tomasi di Lampedusa.Per i tipi della Stilo ha curato l’antologia Cinque novelle dello stesso De Roberto (2011) e un’intervista sulla storia a Giovanni Narracci, Giudei in guerra. Alle origini della questione ebraica (2012). Da ultimo si è dedicata al patrimonio del territorio da valorizzare con le guide storico-naturalistiche Il Parco rupestre di Lama d’Antico (2012), Monti Dauni. Itinerari tra borghi e natura (2015) e Lo scrigno delle cicale (2017).