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Piccolo guasto alla centrale del tempo || Temperamente

06.09.2011
di Marina Lomunno

Piccolo guasto alla centrale del tempo

Cronache (quasi) immaginarie

di Ivan Scarcelli

editore: Stilo Editrice

pagine: 144

Questi racconti appartengono a pieno titolo al filone del realismo magico italiano (che ha avuto tra i suoi esponenti Bontempelli, Buzzati, Landolfi, Palazzeschi): percorrendo il territorio liminale tra realtà e immaginifico, insinuano il dubbio che le due dimensioni siano molto più prossime di quanto non si creda…La frase pronunciata da una sconosciuta in Un incontro incancellabile e un’improvvisa amnesia nella Memoria diventano la traccia dell’inquietudine sotterranea propria di ogni amore; l’arroganza degli acquirenti sfocia nel grottesco nel Cliente è sempre cannibale, che pure descrive atteggiamenti comuni a ciascuno di noi; Birra ci proietta verso un futuro in cui gli uomini vivono in cunicoli sotterranei, poiché ogni spazio aperto è stato privatizzato; La voce del dovere irride la prudenza ansiosa di un ufficiale, mentre L’egoista immortale rivela l’orrore di una vita senza fine; Un’ora nel treno, in cui un uomo ha perso improvvisamente la possibilità di intendere i suoi interlocutori, è invece un’ironica e angosciante metafora sulla solitudine.
12,00 11,40

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