Newsletter#5_25 aprile 2020
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sabato 25 aprile 2020

Nonostante l'evidente dissonanza tra il periodo in cui prese piede la Resistenza e quello in cui ci troviamo a vivere, vogliamo fare nostre le parole di Fortini, scritte immaginando una primavera di Liberazione che potesse rappresentare davvero un nuovo inizio.
E non a caso riprendiamo la parola oggi, alla vigilia di questo 25 aprile, dopo aver trascorso le settimane precedenti in un silenzio voluto e ostinato, durante il quale, lontani dal brusio mediatico e martellante - anche se per molti aspetti salvifico, lo riconosciamo - abbiamo sentito l'esigenza di interrogarci su ciò che stava accadendo intorno a noi, sul senso del nostro lavoro, quello culturale, in un momento dominato da ben altre emergenze.
E anche se per adesso ci riesce difficile volgere uno sguardo sereno verso i nostri confini, vogliamo provare a cercare quella 'limpida luce' così cara a Fortini tornando a fare la nostra parte, curando studi e narrazioni in cui crediamo e pianificando, seppur questa volta nella totale incertezza, lo scenario dei mesi a venire.
Ben ritrovati. E buon 25 aprile a tutti.
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E sulla terra faremo libertà
Poesia e canzoni della Resistenza italliana
La Resistenza a fondamento della Repubblica e della democrazia, della Costituzione. La Resistenza monumentalizzata, patrimonio di una sola parte, intesa come guerra civile oppure svilita da una nuova vulgata revisionista, resta uno snodo cruciale e ancora pulsante della nostra Storia. A settant’anni dal settembre 1943, può offrire un contributo la voce della poesia. Questa antologia vuole farla risuonare attraverso un’impostazione innovativa: in primo luogo i testi sulla Resistenza vengono presentati per temi, dalla Scelta alla Memoria; poi è dato loro ampio respiro, collocandoli in un arco temporale che comincia con l’antifascismo e arriva fino ai nostri giorni. Infine si è voluto affiancare con pari dignità ai molti grandi poeti (Fortini, Quasimodo, Gatto, Caproni, Zanzotto) i canti nati spesso in modo collettivo sul campo, nelle bande. Dunque una varietà e qualità sorprendenti che fanno rientrare in pieno la poesia nella riflessione sulla guerra di liberazione e sulla sua eredità. In più, oggi che la parola letteraria è diventata minoritaria all’interno di un vasta comunicazione confusa e spesso puramente commerciale, può ancor meglio aderire al suo oggetto, la Resistenza, tornando a offrire un segno significativo per la nostra vita civile.
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