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Festa della Cultura russa 2019

Dove

via Farini, 62 Roma

Quando

L'evento è iniziato:
venerdì 4 ottobre 2019
alle 18.30
L'evento si è concluso:
sabato 26 ottobre 2019
alle 20.00
Festa della Cultura russa 2019
Seconda edizione del Festival di Cultura russa di Roma
Il Festival della Cultura Russa giunge alla seconda edizione dopo il fortunato esordio del 2018. L’iniziativa culturale ideata e organizzata dal nostro istituto ha lo scopo di valorizzare lo sforzo culturale di editori, slavisti, scrittori, traduttori, artisti che costantemente si occupano di Russia.

La passata edizione ha registrato circa 1.000 presenze a testimonianza del fatto che la cultura russa, in ogni sua forma d’espressione, suscita l’interesse di un vasto pubblico. Da questo punto di vista il nostro Istituto svolge un ruolo di divulgazione di alto livello e si pone come luogo di incontro e scambio interculturale tra l’Italia e la Russia.

Il tema del festival prende spunto da uno splendido saggio, pubblicato da Stilo Editrice, della slavista Donatella Di Leo, ricercatrice all’Università L’Orientale di Napoli: "Travestimenti del desiderio. Motivi faustiani nel Novecento letterario russo."

A partire da questo spunto intellettuale inizieremo un viaggio nella letteratura russa del ‘900 in cui nella prima fase si svilupperà il tema centrale (Lunačarskij, Zamjatin e Bulgakov) e successivamente si diramerà in altre direzioni (storia dell’insegnamento della lingua russa in Italia, presentazione della nuova rivista Slavia, etc.).
Oliver Cromwell
Anatolij Lunačarskij
Il melodramma storico Oliver Cromwell (1919) di Anatolij Lunačarskij (1875-1933), Commissario del popolo per l’Istruzione del primo Governo sovietico, è uno dei testi più significativi dei ‘misteri rivoluzionari’ dell’Ottobre teatrale. La proiezione ideale della rivoluzione inglese del ’600 su quella bolscevica dell’Ottobre 1917 nasce sulla scorta d’una visione storiografica stabilizzata dal succedersi delle Rivoluzioni in Europa: quella puritana attrasse Lunačarskij anche per via della sua tendenza a vedere nel socialismo una nuova ‘religione’ dell’Umanità. Un rinnovato esercizio di teopoiesi, nel quale s’intrecciano motivi politici, sociali e culturali (inclusa una nota di massoneria). La singolare figura intellettuale e politica dell’Autore, che ebbe con Lenin e col Partito bolscevico uno stretto rapporto sempre nutrito di discussioni teoriche, e la valenza storica del suo Eroe, indussero la rappresentazione del testo –ormai semidimenticato – in Cecoslovacchia, nei mesi cruciali della ‘Primavera di Praga’.L'e-book del volume è disponibile sulla piattaforma Torrossa a questo link
Travestimenti del desiderio
Motivi faustiani nel Novecento letterario russo
Donatella Di Leo
Per la prima volta nel panorama della slavistica italiana, il «faustismo russo», fenomeno peculiare che fornisce manifestazioni continue dall’inizio dell’Ottocento ai nostri giorni, è al centro di un tentativo di classificazione e valutazione critica. Risultato di una ricerca pluriennale volta individuare ed esaminare opere della letteratura russa che sviluppano uno o più motivi del Faust – uomo del desiderio per eccellenza -, nei vari travestimenti tipo logicamente russi (dal lišnij čelovek all’homo sovieticus al pošlyj graždanin tardo sovietico), l’opera traccia la parabola del Faust russo dall’Ottocento in poi, con una particolare focalizzazione sulle opere novecentesche.L'e-book del volume è disponibile sulla piatteforma Torrossa a questo link


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