La crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta sul continente europeo e sui singoli Paesi ha fatto traballare l’Unione europea, mettendone a dura prova la solidità, e allo stesso tempo ha mostrato la fragilità delle sue istituzioni. Nella spirale recessiva le politiche di austerità, promosse dai consessi dei capi di Stato, hanno acuito la crisi sociale. La frantumazione del welfare ha disgregato la coesione tra le nazioni, permettendo il riesplodere di antiche, e forse mai sopite, rivalità.
La riedizione delle analisi elaborate da Ernesto Rossi nel 1944 trova fondamento nella grande attualità delle tematiche e delle soluzioni proposte dall’autore, che crede fortemente nel progetto federalista come garanzia di un maggiore esercizio della democrazia.
Questo pamphlet – documento del tempo – non ha la pretesa di offrire soluzioni definitive a problematiche politiche ed economiche aperte ma si propone di suggerire spunti di riflessione su tematiche che interessano il lettore in quanto cittadino europeo.
Nel 1941 è tra i firmatari, con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, del Manifesto di Ventotene: per un’Europa libera e unita.
Rossi rappresenta uno degli sguardi più acuti, critici e penetranti della politica italiana tra il ventennio fascista e il dopoguerra. Fra i suoi saggi politici si ricordano: La riforma agraria (1945), Abolire la miseria (1946), Critica del capitalismo (1948), Settimo: non rubare (1952) e I padroni del vapore (1955).
La riedizione delle analisi elaborate da Ernesto Rossi nel 1944 trova fondamento nella grande attualità delle tematiche e delle soluzioni proposte dall’autore, che crede fortemente nel progetto federalista come garanzia di un maggiore esercizio della democrazia.
Questo pamphlet – documento del tempo – non ha la pretesa di offrire soluzioni definitive a problematiche politiche ed economiche aperte ma si propone di suggerire spunti di riflessione su tematiche che interessano il lettore in quanto cittadino europeo.
Biografia dell'autore
Ernesto Rossi
Ernesto Rossi (Caserta 1897-Roma 1967) è stato un intellettuale antifascista; la militanza nelle file di Giustizia e libertà gli costò prima il confino e poi l’esilio in Svizzera. Fu membro del Partito d’azione, sottosegretario nel governo Parri, tra i fondatori del Partito radicale italiano negli anni Cinquanta e promotore del Movimento Gaetano Salvemini.Nel 1941 è tra i firmatari, con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, del Manifesto di Ventotene: per un’Europa libera e unita.
Rossi rappresenta uno degli sguardi più acuti, critici e penetranti della politica italiana tra il ventennio fascista e il dopoguerra. Fra i suoi saggi politici si ricordano: La riforma agraria (1945), Abolire la miseria (1946), Critica del capitalismo (1948), Settimo: non rubare (1952) e I padroni del vapore (1955).
Rassegna stampa per L'Europa di domani
L'Europa di domani || PugliaLibre
pubblicato il: 08-08-2014
di Stefano Savella